Bullis..NO!!!
- associazionelucemo
- 14 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Fenomeno che è sempre più in crescita e, data la scarsità di dialogo che le vittime hanno, unita alla incapacità di chi gli sta attorno di capire il reale problema, il bullismo continua a dilagare e, con l’utilizzo sempre più forte della tecnologia da parte dei minori, rafforzata con l’avvento della DAD, accrescono maggiormente i pericoli.
Il bullismo rappresenta ahimè un’esperienza che tutti i ragazzi in un modo o nell’altro hanno vissuto, sin dalla pellicola in bianco e nero, i ruoli erano ben distinti, il bullo da una parte, il bullizzato dall’altra; il primo circondato da una schiera di adepti consenzienti e non, che raramente gli vanno contro, il secondo quasi sempre da solo.
Attraverso i social si è poi passati ad un livello più alto, più becero, aumentando gli spettatori e di conseguenza le ripercussioni psicologiche di chi subisce un atto di bullismo.
Le conseguenze? Auto isolamento, voglia di non mangiare, voglia di auto punirsi, fino ad arrivare a volte al passo più estremo…il suicidio.
Ne abbiamo sentite tante di notizie del genere nel corso degli anni, fatti di una gravità inaudita se si pensa anche a tutto quello che ha circondato gli avvenimenti. Alle dinamiche in un atto di bullismo, in cui oltre agli attori principali, ci sono quelli non protagonisti che svolgono un ruolo cardine, quelli che sono privi di riflessi se non quello incondizionato nell’estrarre lo smartphone per inviare a riprendere. E da attore non protagonista, si affaccerà ben presto al ruolo tanto ambito di protagonista, di carnefice, allorquando cliccherà sul tasto tanto conosciuto .. “condividi”.
Ora tutti sanno. Tutti prendono posizioni. Tutti giudicano. Tutti … destinati a restare spettatori digitali di un fatto gravissimo, punto.
Il cambio di rotta deve essere drastico, sradicando il marcio dalle fondamenta, da quella stabilità che solo un nucleo famigliare può dare, sorretto sempre dalla comunità tutta.
Cosa centra la comunità nell’educazione di tuo figlio? Fermatevi a pensare, a quando passeggiando per strada commettevate qualche sciocchezze e da li in quel momento si trovava a passare un vicino o un genitore di un vostro amico, si fermava subito a richiamarvi, “Non è che devo dirlo a tuo papà no”?.
Ora invece tutti navigano per fatti proprio, isole, che pensano solo a quello che gli riguarda, tutto il resto è superfluo. Ci siamo allontanati e questo a portato ad inevitabili reazioni a catena.
Il mio, ritornando al fenomeno del bullismo, non vuole essere un insegnamento su come risolvere definitivamente il problema, non scriverò decaloghi o ricette da seguire su come capirlo e affrontarlo, non ho le competenze appropriate per farlo, quello che però posso dirvi con assoluta certezza è che l’unico modo per iniziare ad affrontare il problema, e parlarne! Parlartene con la famiglia, gli amici, scrivete se non volete esporvi direttamente, ma non lasciate che vi rimanga tutto dentro e, soprattutto non lasciate che altri dicano a voi chi siete, non pesate le parole che escono dalla bocca di chi vi vuole solo schernire, date invece importanza a voi stessi, al dono più grande che vi è stato dato, la vita.
(Gaetano)
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